GUIDA Trastevere charming Borgo Apt with Patio

Primarosa M.Rita
Primarosa M.Rita
GUIDA Trastevere charming Borgo Apt with Patio

Offerta gastronomica

Piatti tipici Roma è una città con una vasta cucina tradizionale, ricca di ricette con ingredienti semplici, ma realmente gustose. Vi forniamo qui di seguito le informazioni su alcuni dei numerosi piatti tipici romani. Tonnarelli cacio e pepe: pasta fresca con pecorino grattugiato e pepe nero macinato. Bucatini all’amatriciana: pasta fresca con pecorino, pepe, pomodoro e guanciale. Saltimbocca alla Romana: fettine di vitello con prosciutto crudo, salvia, pepe, burro e vino bianco. Rigatoni alla Carbonara: pasta con pecorino, uova e pepe. Fettuccine alla papalina: pasta fresca con cipolla, panna, prosciutto, uova, parmigiano e pepe. Penne alla Puttanesca: pasta con pomodoro, capperi ed olive nere. Spaghetti alla Pescatora: spaghetti con pomodoro, vongole, cozze e calamari. Pizza bianca: focaccia con farina di grado tenero. Baccalà alla romana: filetti di baccalà infarinati e fritti. Carciofi alla romana: carciofi con foglie di menta e pepe. Trippa alla romana: cotica di maiale con grasso di prosciutto e fagioli bianchi. Mostaccioli romani: dolci con noci sgusciate (o nocciole) e cannella. Ciambelline al Vino: dolci con vino rosso. Fave dei Morti: dolci con farina di mandorle, scorza grattugiata di limone e cannella. Tipi di locali Roma offre varie tipologie di locali dove mangiare, da scegliere in base al prezzo e ai propri gusti. Le alternative disponibili si possono riassumere nelle seguenti: Ristoranti: A Roma si trovano ristoranti per qualsiasi tipo di tasca, disseminati in tutte le zona della città. Trattorie: Sono dei piccoli ristoranti con cucina tradizionale. Pizzerie: Questi locali sono numerosissimi a Roma e, indubbiamente, sono più economici rispetto ai ristoranti. Le pizze si possono ordinare per telefono e mangiare all'aria aperta in una delle tante piazze romane. Locali di pizza al taglio: Offrono vari tipi di focacce e pizzette. È una delle migliori scelte, se si deve mangiare rapidamente. Le pizzette al peso hanno un impasto abbastanza spesso. In molti casi, nei ristoranti e nelle trattorie romane ci si ritrova, per mancanza di spazio, a dover condividere il tavolo con altre persone! Zone Anche se qualsiasi strada della città è piena di buoni ristoranti, bar e locali, fra le zone più raccomandabili vi è Trastevere, Piazza Navona e Campo de' Fiori. In queste zone troverete locali all'aperto, dove potrete assaporare le pietanze tipiche della cucina romana, avvolti in un'atmosfera straordinaria!
Via della Lungara, 14/15, 00165 Roma RM Orari: Chiude alle ore: 21 "Il Caffè Lungara 1940 nasce ormai più di 70 anni fa dalla Famiglia Nardecchia nel caratteristico quartiere Trastevere, nel cuore di Roma. Nel 2015 si rinnova ed ingrandisce i locali, per offrire un servizio completo: dalle colazioni, ai pranzi, dai gelati agli aperitivi, sempre sotto il segno della qualità e la genuinità dei prodotti. Un bar che è diventato il fiore all’occhiello del quartiere. Tante proposte tradizionali o con sapori etnici. Tantissime verdure saporite e allettanti. Scelta di primi e panini. Un posto dove mangiare bene a prezzi ragionevoli a Trastevere.
Cafe Lungara 1940
14/15 Via della Lungara
Via della Lungara, 14/15, 00165 Roma RM Orari: Chiude alle ore: 21 "Il Caffè Lungara 1940 nasce ormai più di 70 anni fa dalla Famiglia Nardecchia nel caratteristico quartiere Trastevere, nel cuore di Roma. Nel 2015 si rinnova ed ingrandisce i locali, per offrire un servizio completo: dalle colazioni, ai pranzi, dai gelati agli aperitivi, sempre sotto il segno della qualità e la genuinità dei prodotti. Un bar che è diventato il fiore all’occhiello del quartiere. Tante proposte tradizionali o con sapori etnici. Tantissime verdure saporite e allettanti. Scelta di primi e panini. Un posto dove mangiare bene a prezzi ragionevoli a Trastevere.
Pietanze davvero ottime e abbondanti, 5 stelle meritate! Ambiente caldo e accogliente. Personale gentile e disponibile. vi consiglio di prenotare sempre. Primi piatti, tonnarelli cacio e pepe e alla gricia spettacolari, una garanzia se volete portare qualcuno ad assaggiare un piatto tipico romano. Dessert abbastanza buoni, bella presentazione. Conto onesto e proporzionato.
35 locals raden deze aan
Ristorante La Scala in Trastevere
58/61 Piazza della Scala
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Pietanze davvero ottime e abbondanti, 5 stelle meritate! Ambiente caldo e accogliente. Personale gentile e disponibile. vi consiglio di prenotare sempre. Primi piatti, tonnarelli cacio e pepe e alla gricia spettacolari, una garanzia se volete portare qualcuno ad assaggiare un piatto tipico romano. Dessert abbastanza buoni, bella presentazione. Conto onesto e proporzionato.
Osteria tradizionale romana, con piatti tipici come trippa e coniglio, serviti a tavoli condivisi. Indirizzo: Vicolo de' Renzi, 15, 00153 Roma RM Chiuso Lunedi ⋅ Apre alle ore 20 torico indirizzo di buona cucina fin dal 1887. I proprietari, senza adagiarsi sugli allori, hanno approfondito i sapori delle radici e, nel loro locale, si possono trovare tutti i grandi classici, compresi dei rigatoni con la pajata di livello assoluto. Valore aggiunto, una cantina ricchissima, con le migliori etichette regionali e del mondo, molto bella anche da visitare.
164 locals raden deze aan
Trattoria da Augusto
15 Vicolo de' Renzi
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Osteria tradizionale romana, con piatti tipici come trippa e coniglio, serviti a tavoli condivisi. Indirizzo: Vicolo de' Renzi, 15, 00153 Roma RM Chiuso Lunedi ⋅ Apre alle ore 20 torico indirizzo di buona cucina fin dal 1887. I proprietari, senza adagiarsi sugli allori, hanno approfondito i sapori delle radici e, nel loro locale, si possono trovare tutti i grandi classici, compresi dei rigatoni con la pajata di livello assoluto. Valore aggiunto, una cantina ricchissima, con le migliori etichette regionali e del mondo, molto bella anche da visitare.
Ristorante moderno e intimo con cucina italiana e carta dei vini ampia e strutturata. Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Consegna a domicilio Indirizzo: Piazza Trilussa, 41, 00153 Roma RM Orari: Chiude alle ore: 02 "ENOTECA FERRARA è un mondo diverso che si lega ai tuoi desideri: i vini raffinati dell'aperitivo offerto nell'atmosfera familiare della Mescita; la ricercatezza della cena al Ristorante Ferrara o quella informale dell'Osteria Ferrarino. Il dopo cena tra chiacchiere, sfizi e calici di un buon vino aperti fino a tarda notte... .Un menu che è il frutto di un’assidua ricerca della chef Mary, un compendio di tradizione e curiosità che sposa tecniche all’avanguardia e cotture sane che poco alterano la fragranza della materia prima. Una cantina di oltre 10.000 etichette italiane sempre in continua evoluzione sotto le sapienti mani della sommelier Lina.
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Enoteca Ferrara
41 Piazza Trilussa
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Ristorante moderno e intimo con cucina italiana e carta dei vini ampia e strutturata. Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Consegna a domicilio Indirizzo: Piazza Trilussa, 41, 00153 Roma RM Orari: Chiude alle ore: 02 "ENOTECA FERRARA è un mondo diverso che si lega ai tuoi desideri: i vini raffinati dell'aperitivo offerto nell'atmosfera familiare della Mescita; la ricercatezza della cena al Ristorante Ferrara o quella informale dell'Osteria Ferrarino. Il dopo cena tra chiacchiere, sfizi e calici di un buon vino aperti fino a tarda notte... .Un menu che è il frutto di un’assidua ricerca della chef Mary, un compendio di tradizione e curiosità che sposa tecniche all’avanguardia e cotture sane che poco alterano la fragranza della materia prima. Una cantina di oltre 10.000 etichette italiane sempre in continua evoluzione sotto le sapienti mani della sommelier Lina.
Ristorante sobrio e nascosto con tavoli all'aperto che serve classici romani come i carciofi fritti. Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Consegna a domicilio Indirizzo: Via dei Vascellari, 29, 00153 Roma RM Aperto ⋅ Chiude alle ore: 23 Telefono: 06 581 2260 Questo ristorante è conosciuto e molto frequentato - anche dai turisti - per cui vi consigliamo di prenotare - chiamando il n. 06.5812260
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Trattoria Da Enzo al 29
29 Via dei Vascellari
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Ristorante sobrio e nascosto con tavoli all'aperto che serve classici romani come i carciofi fritti. Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Consegna a domicilio Indirizzo: Via dei Vascellari, 29, 00153 Roma RM Aperto ⋅ Chiude alle ore: 23 Telefono: 06 581 2260 Questo ristorante è conosciuto e molto frequentato - anche dai turisti - per cui vi consigliamo di prenotare - chiamando il n. 06.5812260
Ristorante rustico che propone cucina romana e pasta casereccia in 3 sale con affreschi ed elementi rétro. Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Non effettua consegne a domicilio Indirizzo: Vicolo del Cinque, 56, 00153 Roma RM Orari: Chiuso lunedi ⋅ Apre mar alle ore 18:30 propone un menù ricco di squisite pietanze. Tra gli antipasti da provare: carciofi alla giudia, coratella, supplì, fiori di zucca, ai primi. Ottimi anche i primi e i secondi: bucatini all’ amatriciana, tonnarelli cacio e pepe fatti in casa, saltimbocca alla romana, abbacchio alla scottadito con patate al forno e molto altro ancora. Ingredienti scelti, olio extravergine italiano del Frantoio Cimini, pecorino romano stagionato DOP, guanciale della zona di Amatrice. Per chi vive a Roma, o per chi vuole ricordarla con un soggiorno memorabile anche nella scelta del food, non dovete che provare queste trattorie tipiche romane non turistiche, né dozzinali. Buon appetito!
20 locals raden deze aan
Il Duca in Trastevere
56 Vicolo del Cinque
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Ristorante rustico che propone cucina romana e pasta casereccia in 3 sale con affreschi ed elementi rétro. Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Non effettua consegne a domicilio Indirizzo: Vicolo del Cinque, 56, 00153 Roma RM Orari: Chiuso lunedi ⋅ Apre mar alle ore 18:30 propone un menù ricco di squisite pietanze. Tra gli antipasti da provare: carciofi alla giudia, coratella, supplì, fiori di zucca, ai primi. Ottimi anche i primi e i secondi: bucatini all’ amatriciana, tonnarelli cacio e pepe fatti in casa, saltimbocca alla romana, abbacchio alla scottadito con patate al forno e molto altro ancora. Ingredienti scelti, olio extravergine italiano del Frantoio Cimini, pecorino romano stagionato DOP, guanciale della zona di Amatrice. Per chi vive a Roma, o per chi vuole ricordarla con un soggiorno memorabile anche nella scelta del food, non dovete che provare queste trattorie tipiche romane non turistiche, né dozzinali. Buon appetito!
Pizzeria/ trattoria, con cucina a vista che serve pizze tradizionali, supplì e baccalà fritto su tavoli di marmo.Qui potrete degustare la migliore Piazza di Roma, in ambiente informale e divertente! Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Consegna senza contatto Indirizzo: Viale di Trastevere, 53-59, 00153 Roma RM Telefono: 06 580 0919 Ordina: glovoapp.com Camerieri veloci , pizzaioli eccezionali super organizzati. C'è da aspettare perché non prendono prenotazioni.
215 locals raden deze aan
Ai Marmi
53-59 Viale di Trastevere
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Pizzeria/ trattoria, con cucina a vista che serve pizze tradizionali, supplì e baccalà fritto su tavoli di marmo.Qui potrete degustare la migliore Piazza di Roma, in ambiente informale e divertente! Opzioni di servizio: Consumazione sul posto · Da asporto · Consegna senza contatto Indirizzo: Viale di Trastevere, 53-59, 00153 Roma RM Telefono: 06 580 0919 Ordina: glovoapp.com Camerieri veloci , pizzaioli eccezionali super organizzati. C'è da aspettare perché non prendono prenotazioni.
Indirizzo: Piazza Giuseppe Gioachino Belli, 9F, 00153 Roma RM Telefono: 06 580 3990 Passione e gentilezza Gelato ottimo, fatto con tanta passione e amore per il proprio lavoro; ed il risultato è eccezionale! La gentilezza, poi, oltre al ciuffetto di panna sopra il gelato, è la “ciliegina sulla torta”. Sembra di entrare in un piccolo mondo antico fatto di cortesia, dolcezza e un gelato (panna normale o doppia? 😊) davvero ottimo! Molto molto consigliato!!
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Gelateria del Viale
9F Piazza Giuseppe Gioachino Belli
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Indirizzo: Piazza Giuseppe Gioachino Belli, 9F, 00153 Roma RM Telefono: 06 580 3990 Passione e gentilezza Gelato ottimo, fatto con tanta passione e amore per il proprio lavoro; ed il risultato è eccezionale! La gentilezza, poi, oltre al ciuffetto di panna sopra il gelato, è la “ciliegina sulla torta”. Sembra di entrare in un piccolo mondo antico fatto di cortesia, dolcezza e un gelato (panna normale o doppia? 😊) davvero ottimo! Molto molto consigliato!!
Opzioni di servizio: Acquisti in negozio Indirizzo: Piazza di S. Cosimato, 64, 00153 Roma RM Apre mattino alle ore 06:30 chiude alle 14,00 "Atmosfera e prezzi radical-scic in un contesto all'apparenza "popolare"." Colorato, prezzi un po' più alti, bisogna saper scegliere." Ottima anche la qualità di carne, formaggi e altro, ai banchi coperti...." Vale una visita!
23 locals raden deze aan
Mercato di San Cosimato
64 Piazza di S. Cosimato
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Opzioni di servizio: Acquisti in negozio Indirizzo: Piazza di S. Cosimato, 64, 00153 Roma RM Apre mattino alle ore 06:30 chiude alle 14,00 "Atmosfera e prezzi radical-scic in un contesto all'apparenza "popolare"." Colorato, prezzi un po' più alti, bisogna saper scegliere." Ottima anche la qualità di carne, formaggi e altro, ai banchi coperti...." Vale una visita!
Indirizzo: Vicolo della Moretta, 10, 00186 Roma RM Orari: Aperto dalle ore 7,30 Chiude alle ore 20:30 Tigre si identifica con l’obiettivo della "Freschezza quotidiana" in un ambiente familiare, a misura d’uomo e pronto a rispondere ad esigenze giornaliere in tempi rapidi e con soluzioni d’acquisto convenienti."
Supermercato Tigre
Indirizzo: Vicolo della Moretta, 10, 00186 Roma RM Orari: Aperto dalle ore 7,30 Chiude alle ore 20:30 Tigre si identifica con l’obiettivo della "Freschezza quotidiana" in un ambiente familiare, a misura d’uomo e pronto a rispondere ad esigenze giornaliere in tempi rapidi e con soluzioni d’acquisto convenienti."

Le Guide ai Quartieri

• Siamo a Trastevere, a due passi dal centro di Roma. Trastevere è un insieme unico e armonioso tra antico e moderno i cui sampietrini, vicoli, angoli preziosi, piazze e i monumenti mostrano tutta la bellezza di Roma. È anche il luogo dove assaggiare la cucina tipica romana, degustandone i piatti caratteristici. La nostra posizione vi permetterà di raggiungere moltissime attrazioni e monumenti e di girare tranquillamente la città a piedi (per fare alcuni esempi, La Piazza di Santa Maria in Trastevere è a 900 metri dall'appartamento, mentre la stazione degli autobus in Lungotevere Gianicolense/Regina Coeli dista 100 metri dalla struttura, siamo a 700 metri da San Pietro e Castel Sant'Angelo e a 10 minuti di cammino da Campo de' fiori e Piazza Navona.Trastevere è uno dei quartieri più suggestivi della città. La sua atmosfera bohemien affascina qualsiasi turista, attraendo costantemente anche assidui frequentatori romani. Trastevere Una delle strade principali di Trastevere Piazza di Santa Maria in Trastevere Piazza di Santa Maria in Trastevere Cosa vedere a Trastevere La vita nel quartiere si concentra intorno alla Piazza di Santa Maria in Trastevere, dove si trova l’antichissima Basilica di Santa Maria in Trastevere. La grande fontana della Piazza è un punto d’incontro perfetto per prendersi un respiro o assaporare un gelato nei giorni più caldi. Una passeggiata per le sue stradine di sanpietrini ci mostra alcuni tesori nascosti, come le umili chiese medievali e i piccoli negozi di oggetti d'artigianato, ma anche alcune scene di vita quotidiana romana che ci trasportano in altre epoche. Cucina romana tradizionale Trastevere è una delle migliori zone dove mangiare a Roma ed è realmente piacevole passeggiare per le sue strade, soprattutto quando scende la notte e arriva l’ora di cena! Sia chi cerca le taverne più tradizionali sia chi preferisce locali moderni e innovativi, troverà a Trastevere una zona perfetta per soddisfare le proprie esigenze culinarie.
1330 locals raden deze aan
Trastevere
1330 locals raden deze aan
• Siamo a Trastevere, a due passi dal centro di Roma. Trastevere è un insieme unico e armonioso tra antico e moderno i cui sampietrini, vicoli, angoli preziosi, piazze e i monumenti mostrano tutta la bellezza di Roma. È anche il luogo dove assaggiare la cucina tipica romana, degustandone i piatti caratteristici. La nostra posizione vi permetterà di raggiungere moltissime attrazioni e monumenti e di girare tranquillamente la città a piedi (per fare alcuni esempi, La Piazza di Santa Maria in Trastevere è a 900 metri dall'appartamento, mentre la stazione degli autobus in Lungotevere Gianicolense/Regina Coeli dista 100 metri dalla struttura, siamo a 700 metri da San Pietro e Castel Sant'Angelo e a 10 minuti di cammino da Campo de' fiori e Piazza Navona.Trastevere è uno dei quartieri più suggestivi della città. La sua atmosfera bohemien affascina qualsiasi turista, attraendo costantemente anche assidui frequentatori romani. Trastevere Una delle strade principali di Trastevere Piazza di Santa Maria in Trastevere Piazza di Santa Maria in Trastevere Cosa vedere a Trastevere La vita nel quartiere si concentra intorno alla Piazza di Santa Maria in Trastevere, dove si trova l’antichissima Basilica di Santa Maria in Trastevere. La grande fontana della Piazza è un punto d’incontro perfetto per prendersi un respiro o assaporare un gelato nei giorni più caldi. Una passeggiata per le sue stradine di sanpietrini ci mostra alcuni tesori nascosti, come le umili chiese medievali e i piccoli negozi di oggetti d'artigianato, ma anche alcune scene di vita quotidiana romana che ci trasportano in altre epoche. Cucina romana tradizionale Trastevere è una delle migliori zone dove mangiare a Roma ed è realmente piacevole passeggiare per le sue strade, soprattutto quando scende la notte e arriva l’ora di cena! Sia chi cerca le taverne più tradizionali sia chi preferisce locali moderni e innovativi, troverà a Trastevere una zona perfetta per soddisfare le proprie esigenze culinarie.

Visite turistiche

L'excubitorium di Trastevere era un posto di guardia dell'antica Roma ed ospitava la VII Coorte dei vigiles urbani, da cui poi prese il nome la strada su cui è posizionato l'ingresso principale. Indirizzo: Via di Monte Fiore, 22, 00153 Roma RM
Excubitorium della VII Coorte
22 Via di Monte Fiore
L'excubitorium di Trastevere era un posto di guardia dell'antica Roma ed ospitava la VII Coorte dei vigiles urbani, da cui poi prese il nome la strada su cui è posizionato l'ingresso principale. Indirizzo: Via di Monte Fiore, 22, 00153 Roma RM
Porta Portese è una delle porte di Roma, costruita nel 1644 per sostituire la più antica Porta Portuensis. Indirizzo a via Portuense fino a Viale Trastevere, Piazza di Porta Portese e dintorni, Roma. Date: ogni domenica. Orari: dalle ore 6 alle 14. Ingressi: Piazza Ippolito Nievo o Piazza di Porta Portese Il mercato delle pulci piu grande d'Europa, vale assolutamente una visita!
Flea Market sunday
Porta Portese è una delle porte di Roma, costruita nel 1644 per sostituire la più antica Porta Portuensis. Indirizzo a via Portuense fino a Viale Trastevere, Piazza di Porta Portese e dintorni, Roma. Date: ogni domenica. Orari: dalle ore 6 alle 14. Ingressi: Piazza Ippolito Nievo o Piazza di Porta Portese Il mercato delle pulci piu grande d'Europa, vale assolutamente una visita!
Costruzione: 179 a.C.-142 a.C. A Roma è comunemente conosciuto come Ponte Rotto ma il grande rudere dall’aspetto decadente e poetico che emerge dalle acque del Tevere, a poca distanza dall’Isola Tiberina, è in realtà ciò che resta dell’antico Pons Aemilius, realizzato per la prima volta in legno già nel III secolo a.C. e ricostruito in muratura un secolo dopo. Era il ponte più lungo della città e con una importante posizione strategica ma la sua fu una storia travagliata: posto obliquamente rispetto alla corrente del fiume, in un punto dove l’acqua è particolarmente impetuosa, fu molto spesso travolto dalla potenza del Tevere. Danneggiato quando non distrutto, fu così oggetto di innumerevoli ricostruzioni. Anche il suo nome mutò spesso nel corso dei secoli: con il rifacimento attuato da Augusto, che aveva assunto la carica di Pontefice Massimo, fu chiamato “ponte Massimo”, nel IX secolo divenne noto come ponte di Santa Maria, in seguito alla trasformazione del Tempio di Portunus nella chiesa di Santa Maria Egiziaca, e infine nel 1144 venne ribattezzato ponte Senatorium, probabilmente dopo il restauro ordinato dai Senatori, la più alta carica amministrativa cittadina.
Ponte Rotto
Via di Ponte Rotto
Costruzione: 179 a.C.-142 a.C. A Roma è comunemente conosciuto come Ponte Rotto ma il grande rudere dall’aspetto decadente e poetico che emerge dalle acque del Tevere, a poca distanza dall’Isola Tiberina, è in realtà ciò che resta dell’antico Pons Aemilius, realizzato per la prima volta in legno già nel III secolo a.C. e ricostruito in muratura un secolo dopo. Era il ponte più lungo della città e con una importante posizione strategica ma la sua fu una storia travagliata: posto obliquamente rispetto alla corrente del fiume, in un punto dove l’acqua è particolarmente impetuosa, fu molto spesso travolto dalla potenza del Tevere. Danneggiato quando non distrutto, fu così oggetto di innumerevoli ricostruzioni. Anche il suo nome mutò spesso nel corso dei secoli: con il rifacimento attuato da Augusto, che aveva assunto la carica di Pontefice Massimo, fu chiamato “ponte Massimo”, nel IX secolo divenne noto come ponte di Santa Maria, in seguito alla trasformazione del Tempio di Portunus nella chiesa di Santa Maria Egiziaca, e infine nel 1144 venne ribattezzato ponte Senatorium, probabilmente dopo il restauro ordinato dai Senatori, la più alta carica amministrativa cittadina.
Ponte Fabricio, noto anche come ponte dei Quattro Capi o Pons Judaeorum, è un ponte di Roma sul fiume Tevere. Si tratta di uno dei due ponti della Capitale che non collega direttamente le sponde opposte del fiume: come il suo limitrofo ponte Cestio, infatti, mette in comunicazione l'Isola Tiberina con una delle due sponde, nella fattispecie quella sinistra, all'altezza di lungotevere De' Cenci. Molto ben conservato, è il più antico della capitale esistente nella sua composizione originaria[1]. Misura 62 metri in lunghezza e 5,5 in larghezza. Nelle quattro arcate si trovano quattro iscrizioni che attestano la costruzione da parte di Lucio Fabricio, un curatore delle strade, nel 62 a.C., e venne restaurato dai consoli Marco Lollio e Quinto Lepido nel 23, in un'iscrizione più piccola sui due lati di una sola arcata, a causa di una piena del fiume. Sotto papa Eugenio IV il ponte fu pavimentato in lastre di travertino, mentre un'iscrizione del 1679 di papa Innocenzo XI si riferisce al rifacimento dei parapetti e al rivestimento in mattoni. Nel XVI secolo per la sua vicinanza al Ghetto fu conosciuto anche come ponte dei Giudei; nei pressi infatti si trova la chiesa di San Gregorio dove erano tenute, durante il regno pontificio, le prediche obbligatorie per gli ebrei. Una delle erme è raffigurata nel vicino monumento dedicato a Giuseppe Gioacchino Belli nel quartiere Trastevere, che mostra il poeta romanesco appoggiato al parapetto del ponte. Una leggenda popolare racconta che il nome "Quattro Capi" sia dovuto ad una profonda discordia fra quattro architetti, che, incaricati da Sisto V del restauro del ponte, finirono per passare alle vie di fatto per futili motivi e, per questo, il Papa, alla fine dei lavori, li condannò alla decapitazione sul posto facendo però erigere, a ricordo del loro lavoro, un monumento con quattro teste in un unico blocco di marmo; tuttavia è da notare che essendo presenti due erme quadrifronti, i volti raffigurati sarebbero otto.
Ponte Fabricio
Ponte Fabricio, noto anche come ponte dei Quattro Capi o Pons Judaeorum, è un ponte di Roma sul fiume Tevere. Si tratta di uno dei due ponti della Capitale che non collega direttamente le sponde opposte del fiume: come il suo limitrofo ponte Cestio, infatti, mette in comunicazione l'Isola Tiberina con una delle due sponde, nella fattispecie quella sinistra, all'altezza di lungotevere De' Cenci. Molto ben conservato, è il più antico della capitale esistente nella sua composizione originaria[1]. Misura 62 metri in lunghezza e 5,5 in larghezza. Nelle quattro arcate si trovano quattro iscrizioni che attestano la costruzione da parte di Lucio Fabricio, un curatore delle strade, nel 62 a.C., e venne restaurato dai consoli Marco Lollio e Quinto Lepido nel 23, in un'iscrizione più piccola sui due lati di una sola arcata, a causa di una piena del fiume. Sotto papa Eugenio IV il ponte fu pavimentato in lastre di travertino, mentre un'iscrizione del 1679 di papa Innocenzo XI si riferisce al rifacimento dei parapetti e al rivestimento in mattoni. Nel XVI secolo per la sua vicinanza al Ghetto fu conosciuto anche come ponte dei Giudei; nei pressi infatti si trova la chiesa di San Gregorio dove erano tenute, durante il regno pontificio, le prediche obbligatorie per gli ebrei. Una delle erme è raffigurata nel vicino monumento dedicato a Giuseppe Gioacchino Belli nel quartiere Trastevere, che mostra il poeta romanesco appoggiato al parapetto del ponte. Una leggenda popolare racconta che il nome "Quattro Capi" sia dovuto ad una profonda discordia fra quattro architetti, che, incaricati da Sisto V del restauro del ponte, finirono per passare alle vie di fatto per futili motivi e, per questo, il Papa, alla fine dei lavori, li condannò alla decapitazione sul posto facendo però erigere, a ricordo del loro lavoro, un monumento con quattro teste in un unico blocco di marmo; tuttavia è da notare che essendo presenti due erme quadrifronti, i volti raffigurati sarebbero otto.
La basilica di Santa Maria in Trastevere è il più importante luogo di culto cattolico del rione Trastevere a Roma, sede dell'omonima parrocchia, ed è situata in piazza di Santa Maria in Trastevere.La facciata a salienti, preceduta dal portico progettato da Carlo Fontana (1702), conserva nella parte superiore un mosaico del XIII secolo in cui Maria in trono che allatta il Bambino è affiancata da dieci donne recanti lampade. Sulla sommità del campanile romanico, si vede, in una nicchia, un mosaico raffigurante la Madonna col Bambino. Interno All'interno, a tre navate su colonne ioniche e corinzie architravate, si notano il bel soffitto ligneo, disegnato da Domenichino (autore anche dell'Assunzione al centro) e alcune pitture risalenti al restauro del XIX secolo, sotto papa Pio IX. Nella prima cappella della navata destra si trova Santa Francesca Romana di Giacomo Zoboli mentre nella seconda cappella la Natività di Étienne Parrocel. La quarta cappella era dedicata a San Federico di Utrecht e nel 1651, quando titolare della basilica era il cardinal Federico Corner (1579-1653), iniziarono i lavori di sistemazione: la pala d'altare fu dipinta da Giacinto Brandi e raffigura il martirio di San Federico; il quadro è conservato nell'ufficio del parroco dal XVII secolo per proteggerlo dall'umidità. Nella cappella vi era una copia del dipinto realizzata da Arcangelo Spagna, allievo del Brandi.[1] La prima cappella della navata sinistra è la cappella Avila, con stucchi in stile barocco di Antonio Gherardi (1680). Tra la quarta e la terza cappella v'è la tomba di Innocenzo II opera dell'architetto Virginio Vespignani che tra il 1866 e il 1877 eseguì un restauro stilistico della chiesa. Nella terza cappella lunette, soffitto e pala d'altare di Ferraù Fenzoni. Tra le altre opere d'arte si segnala l'icona della Madonna della Clemenza o Madonna Theotókos, preziosissimo esemplare risalente forse al VI secolo (ma alcuni storici suppongono all'VIII), dalla rigida frontalità e i colori smaglianti messi in relazione con il primo strato di affreschi della chiesa di Santa Maria Antiqua. La cappella Altemps risale alla fine XVI secolo. La basilica ospita le reliquie di san Giulio I e le salme di san Callisto I e Innocenzo II. Mosaici del presbiterio Nella conca dell'abside si può ammirare un mosaico raffigurante la Vergine e Cristo assisi sullo stesso trono (XII secolo), ornato, nella parte inferiore, da Storie della Vergine, sempre a mosaico, opera di Pietro Cavallini (1291). Secondo un'accreditata ipotesi (Ernst Kitzinger) l'iconografia del catino absidale è probabilmente allusiva alla grande processione che nel medioevo si teneva a Roma la notte dell'Assunta. In questa occasione l'icona acheropita del Salvatore dal Laterano veniva solennemente condotta a Santa Maria Maggiore, al cospetto della celebre icona della Salus populi romani. Quasi un abbraccio tra Madre e Figlio. La processione peraltro prevedeva una tappa intermedia presso un'altra importante chiesa mariana, Santa Maria Nova presso il Foro romano (attuale Santa Francesca Romana). Anche qui vi era un incontro tra icone, custodendo anche questa chiesa una venerata immagine della Vergine. Ed è forse proprio questa seconda icona che fa da modello alla raffigurazione della Vergine nel mosaico trasteverino. La tesi di Kitzinger è basata, oltre che su assonanze stilistiche tra la decorazione musiva e le citate icone (specie tra il volto di Cristo del mosaico e l'acheropita lateranense), sul fatto che entrambe le figure centrali del mosaico hanno in mano dei cartigli con passi del Cantico dei Cantici. È documentato che durante la processione dell'Assunta si cantassero (come ancora oggi) antifone e sezioni da questo Libro della Bibbia.
384 locals raden deze aan
Basiliek van Onze-Lieve-Vrouw in Trastevere
Piazza di Santa Maria in Trastevere
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La basilica di Santa Maria in Trastevere è il più importante luogo di culto cattolico del rione Trastevere a Roma, sede dell'omonima parrocchia, ed è situata in piazza di Santa Maria in Trastevere.La facciata a salienti, preceduta dal portico progettato da Carlo Fontana (1702), conserva nella parte superiore un mosaico del XIII secolo in cui Maria in trono che allatta il Bambino è affiancata da dieci donne recanti lampade. Sulla sommità del campanile romanico, si vede, in una nicchia, un mosaico raffigurante la Madonna col Bambino. Interno All'interno, a tre navate su colonne ioniche e corinzie architravate, si notano il bel soffitto ligneo, disegnato da Domenichino (autore anche dell'Assunzione al centro) e alcune pitture risalenti al restauro del XIX secolo, sotto papa Pio IX. Nella prima cappella della navata destra si trova Santa Francesca Romana di Giacomo Zoboli mentre nella seconda cappella la Natività di Étienne Parrocel. La quarta cappella era dedicata a San Federico di Utrecht e nel 1651, quando titolare della basilica era il cardinal Federico Corner (1579-1653), iniziarono i lavori di sistemazione: la pala d'altare fu dipinta da Giacinto Brandi e raffigura il martirio di San Federico; il quadro è conservato nell'ufficio del parroco dal XVII secolo per proteggerlo dall'umidità. Nella cappella vi era una copia del dipinto realizzata da Arcangelo Spagna, allievo del Brandi.[1] La prima cappella della navata sinistra è la cappella Avila, con stucchi in stile barocco di Antonio Gherardi (1680). Tra la quarta e la terza cappella v'è la tomba di Innocenzo II opera dell'architetto Virginio Vespignani che tra il 1866 e il 1877 eseguì un restauro stilistico della chiesa. Nella terza cappella lunette, soffitto e pala d'altare di Ferraù Fenzoni. Tra le altre opere d'arte si segnala l'icona della Madonna della Clemenza o Madonna Theotókos, preziosissimo esemplare risalente forse al VI secolo (ma alcuni storici suppongono all'VIII), dalla rigida frontalità e i colori smaglianti messi in relazione con il primo strato di affreschi della chiesa di Santa Maria Antiqua. La cappella Altemps risale alla fine XVI secolo. La basilica ospita le reliquie di san Giulio I e le salme di san Callisto I e Innocenzo II. Mosaici del presbiterio Nella conca dell'abside si può ammirare un mosaico raffigurante la Vergine e Cristo assisi sullo stesso trono (XII secolo), ornato, nella parte inferiore, da Storie della Vergine, sempre a mosaico, opera di Pietro Cavallini (1291). Secondo un'accreditata ipotesi (Ernst Kitzinger) l'iconografia del catino absidale è probabilmente allusiva alla grande processione che nel medioevo si teneva a Roma la notte dell'Assunta. In questa occasione l'icona acheropita del Salvatore dal Laterano veniva solennemente condotta a Santa Maria Maggiore, al cospetto della celebre icona della Salus populi romani. Quasi un abbraccio tra Madre e Figlio. La processione peraltro prevedeva una tappa intermedia presso un'altra importante chiesa mariana, Santa Maria Nova presso il Foro romano (attuale Santa Francesca Romana). Anche qui vi era un incontro tra icone, custodendo anche questa chiesa una venerata immagine della Vergine. Ed è forse proprio questa seconda icona che fa da modello alla raffigurazione della Vergine nel mosaico trasteverino. La tesi di Kitzinger è basata, oltre che su assonanze stilistiche tra la decorazione musiva e le citate icone (specie tra il volto di Cristo del mosaico e l'acheropita lateranense), sul fatto che entrambe le figure centrali del mosaico hanno in mano dei cartigli con passi del Cantico dei Cantici. È documentato che durante la processione dell'Assunta si cantassero (come ancora oggi) antifone e sezioni da questo Libro della Bibbia.